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Barge, arte e cultura

Ultima modifica 8 marzo 2024

Barge è costituita da un centro storico e da numerose frazioni. Il suo territorio, che si estende dalla pianura alle pendici del Monte Bracco e del Monte Meìdia, ha una superficie di 85 chilometri quadrati divisa grosso modo in tre parti: una di pianura, una di collina e una di montagna. Le sue bellezze naturali sono da tempo riconosciute già a partire da inizio Ottocento, quando molti notabili, torinesi per lo più, frequentavano il paese e i suoi dintorni ameni. Restano ancora alcune case importanti che i locali chiamano ancora “ville” a testimoniare la fama di paese favorevole al riposo estivo, alle passeggiate, al trovarsi in liete compagnie, distante, ma non troppo da Torino.

Le sue ricchezze artistiche costituiscono oggi un patrimonio vario e ampio, talora persino ignoto ai cittadini più giovani che vanno educati a considerare Barge non solo sotto il profilo dei divertimenti e delle opportunità sportive, ma come un nucleo umano vivo, erede di persone che ci hanno lasciato dei beni assai stimabili, creati nel corso degli avvenimenti storici a volte con fatica o con difficoltà, sempre col sudore e con la testardaggine di proseguire fino in fondo con pazienza, caratteristica tipica dei bargesi del passato che rimane nei bargesi del presente.

Si possono visitare le pittoresche e appartate vie del centro storico che vanta ancora alcune case Quattrocentesche e considerare la stranezza di certe denominazioni: via Coperta, Via Beneficio, via Terrazzo, via S. Prochietto (che santo era?). Tutte queste vie trasversali a via Carle Costanzo (giovane bargese trucidato dai tedeschi nella II Guerra Mondiale) partendo dall’antico porticato nei pressi della Chiesa parrocchiale conducono al rio Chiappera dal le cui rive si ammira un paesaggio suggestivo, specialmente nella bella stagione.

Si può entrare nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista e ammirare il pavimento di quarzite opera di antichi scalpellini bargesi; nella nicchia a sinistra dedicata alla Madonna di Lourdes, provvista della sua brava grotta, è presente una pregevole fonte battesimale del XV-XVI° secolo; a destra della bussola in alto è murato il busto del re Carlo Alberto che, partendo per l’esilio di Oporto conservò il solo titolo di Conte di Barge e donò al paese la sua spada e il titolo di “città”; sopra la bussola si trova un organo pregevole e monumentale della famiglia organara dei Collino (risalente al 1853 ) con modificazioni di Francesco Vittino (1896).

Sono da ammirare anche le pitture delle volte dai caratteristici colori luminosi, i confessionali e il pulpito in noce di puro stile barocco, come è d’altronde la struttura della chiesa a una sola navata e sei cappelle laterali, Gli attuali restauri dell’intero apparato pittorico dell’edificio intrapresi dal parroco, tuttora in corso, rivelano, con il procedere delle pulizie degli intonaci dei delicati affreschi con figure di apostoli. Il complesso di armadioni a pannelli scolpiti in legno di noce che rivestono le pareti della sacrestia è un inno raccolto. La facciata imponente dell’edificio, di un barocco severo bene si unisce alla mole longobardica del campanile eretto verso l’anno mille. Questa chiesa è attribuita a Francesco Gallo di Mondovì: tra gli edifici sacri che si trovano tra Saluzzo e Torino è considerato il più bello per L’architettura, degno di appartenere ai Monumenti Nazionali d’Italia.
 

Altre chiese, meno importanti, si possono trovare in Barge e nei dintorni: nel paese la poco appariscente chiesa della confraternita dedicata a Maria Assunta che, nella sua semplicità, possiede un fascino particolare; la vecchia chiesa parrocchiale della frazione Assarti, molto suggestiva, la chiesetta delle Combe e quella di San Pietro, la chiesa di San Giacomo al castello e quella di San Chiaffredo..., e molte altre, che hanno i caratteri costruttivi semplici dell’architettura locale e sono inserite con naturalezza nel paesaggio. In una chiesetta sulla via del Monte Bracco, Madonna della Rocca, si può vedere un ingenuo dipinto in cui viene raffigurato, tra altri personaggi, il Ravass, specie di demonio locale che, secondo le credenze, poteva portare dei danni al bestiame.
Un luogo ricco di storia e di suggestione è sicuramente il Convento della Trappa di Monte Bracco, abitato in periodi diversi da vari ordini monastici, circondato da un insieme caratteristico di abitazioni; la chiesa, dalla sobria ed essenziale architettura, pare ancora conservare echi di antiche laudi.

Le due piazze principali di Barge, in via di abbellimento, presentano scorci su case storiche, di cui alcune ristrutturate, che fiancheggiano sui due lati la facciata della chiesa e l’ingresso posteriore del Palazzo Comunale dalla bella facciata.  

Nel   Palazzo   Comunale si può visitare la Sala Consiliare e ammirarne, oltre che la struttura, la pavimentazione in legno e il soffitto affrescato. Il Castello inferiore piazzato su uno spuntone caratteristico alla confluenza dei torrenti Infernotto e Chiappera si distingue per la sua alta torre ed è da sempre un soggetto amato da pittori e fotografi. Il Castello superiore si presenta suggestivo per la sua illuminazione notturna; rimangono pochi ruderi, in particolare la cisterna per l’acqua. E’ raggiungibile percorrendo un viottolo erto ma pittoresco.

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